Chi siamo, cosa vogliamo.
CACCIA
AMBIENTE
è un partito costituito da donne e da uomini che garantiscono la
democrazia nel nostro Paese. Vuole integrare i concetti di libertà,
eguaglianza e giustizia con quelli più connessi al nostro tempo: pari
opportunità, solidarietà, libera iniziativa, partecipazione allargata,
tutela della caccia, tutela dell’ambiente, tutela della pesca, tutela
dell’agricoltura, tutela delle culture e tradizioni locali; nel costante
rispetto dei principi democratici e delle regole sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana.
Al di là
dell’appartenenza politica precedente tutti i cittadini possono operare
al nostro fianco per dare voce a chi non ne ha, per restituire dignità a
coloro cui è stata tolta con la violenza, con l’inganno
dell’informazione, con l’abuso del potere.
CENTRALITÀ
DELLA PERSONA
· Lo
Stato deve essere al servizio dei cittadini e non i
cittadini al servizio dello Stato.
· Referendum.
Introdurre nella Costituzione il referendum propositivo. Non più di tre
referendum nella stessa tornata elettorale, con previsione di una
tornata l’anno; in autunno.
· Rapporti
fra cittadino e pubblica amministrazione. Piena e reale
applicazione delle leggi sull’autocertificazione; carta dei diritti del
cittadino; responsabilizzazione dei funzionari amministrativi per i
danni e/o ritardi eventualmente causati; estensione ed applicazione
dell’istituto del silenzio-assenso.
· Obbligo
di risposta: le Amministrazioni o Servizi Pubblici, a
qualsiasi livello, devono rispondere alle richieste formulate per
iscritto da singoli cittadini o organizzazioni degli stessi; non oltre
30 giorni dal ricevimento.
· Rendere
comprensibili al cittadino i documenti ufficiali
accogliendo le direttive OCSE che indicano come scrivere leggi e atti
amministrativi, adottando un linguaggio che non dia adito ad ambiguità
di interpretazione.
· Diritto:
Affermare universalità e assolutezza dei diritti della
persona.
· Sport
e politiche giovanili. Sostegno alle associazioni di
sport amatoriale; impianti all’aperto nelle zone del paese che ne sono
prive; sviluppo di una cultura sportiva che sradichi la tendenza al
lusso ed alle follie del consumismo; sostegno all’aspetto socializzante
con attività sportive all’aria aperta.
· Anziani.
Investimenti per la rivalutazione abitativa delle Case di Riposo e
accrescimento sostegni economici per usufruirne; riabilitazione
funzionale gratuita per prevenire incidenti evitabili e interferenza,
nella vita quotidiana e relazionale, dei fastidi delle degenerazioni e
delle malattie croniche; sensibilizzare i medici di base ad ascoltare e
indirizzare le persone anziane per problemi di pertinenza sanitaria e
non sanitaria.
· Sicurezza.
Più efficace coordinamento fra tutte le forze di polizia locali o
nazionali; corsi di informazione tenuti, con la partecipazione delle
forze dell'ordine, ai cittadini e alle associazioni volontarie che
intendono partecipare alla prevenzione del rischio.
AMBIENTE E
TERRITORIO
· Troppe
regole, in parte contrastanti, sono peggio di nessuna regola: è una
consapevolezza preziosa quando s’intende proporre una nuova politica di
tutela dell'ambiente.
·
Tutela del diritto dell’ambiente.
Nell’ambito della tutela civile, “Chi inquina paga”, dovrebbe essere
applicato alle amministrazioni locali quando concedono autorizzazioni
senza un’adeguata valutazione dei rischi ecologici.
· Depenalizzazione
delle azioni meno lesive o inquinanti dell’Ambiente; meccanismi
premiali per chi ristruttura o inserisce tecnologie meno o non
inquinanti.
· Gestione
delle risorse idriche. La legge Galli del 1994
impone a comuni e province l’organizzazione e la gestione dell'intero
ciclo dell'acqua; procurarla, distribuirla alle utenze, scaricarla
attraverso fognature, depurarla prima di riconsegnarla ai fiumi e mare.
Questa legge è, in moltissimi casi, inapplicata. Chiediamo, visti i
costi sborsati dall’utenza, che le regioni e le organizzazioni di bacino
ne diano attuazione immediata su tutto il territorio nazionale.
· Prevenzione
con monitoraggio ed interventi preventivi per il rischio geologico
ed idrogeologico.
· Rinforzare
il trasporto merci su rotaia, ampliare le
tratte dell’alta velocità, aggiornare e/o ricostruire strade mettendo in
sicurezza la viabilità, rivedere gli svincoli agli ingressi delle città.
· Rivedere
e contenere i provvedimenti come le targhe alterne ed i divieti di
circolazione, poiché l’incidenza dell’inquinamento dell'aria non dipende
da questo (inferiore al 20%), ma soprattutto dalle emissioni delle
industrie e dal tipo di riscaldamento domestico.
RIORGANIZZARE
IL TERRITORIO RURALE
·
Costruirlo e gestirlo in maniera
armoniosa ed equilibrata, nel rispetto delle diversità, delle identità e
delle esigenze di ciascun cittadino; in città come in campagna, per
garantire a tutti e insieme- una migliore qualità della vita.
TRADIZIONI
·
Il termine Tradizioni ha un
significato chiaro ed inequivocabile. E’ dalle Tradizioni che si
riconoscono le radici di un popolo.
·
Nella Ruralità
si riconoscono
le radici del nostro popolo.
· Agricoltura:
salvaguardare la produzione e la commercializzazione dei prodotti
tradizionali e/o innovativi dalla terra italiana, senza mai perdere di
vista la giusta remunerazione dovuta, senza penalizzare come succede
oggi, i produttori (agricoltori).
·
La caccia e la pesca
fanno parte,
anch’esse, delle nostre tradizioni culturali e devono perciò beneficiare
di misure che ne salvaguardino la loro peculiarità. L’Italia è, in
Europa, il Paese con le normative più restrittive in materia di caccia.
La storia, rafforzata dalle Tradizioni, insegna che i primi gestori del
patrimonio ambientale, assieme agli agricoltori, sono stati proprio i
cacciatori. Nelle regioni e nelle località dove la tradizione della
caccia era più praticata, le popolazioni della fauna selvatica erano
costantemente presenti nel tempo. Ciò dimostra quanto siano legati fra
loro in maniera indissolubile, la corretta gestione del territorio, la
programmazione oculata e il prelievo responsabile.
PROTEGGERE e
CONSERVARE
·
Si deve distinguere tra proteggere e conservare.
Proteggere significa difendere qualcosa o qualcuno senza intervenire in
alcun modo dall’esterno. Conservare ha un significato assai diverso,
poiché prevede di intervenire proprio laddove ciò sia necessario. Il
nostro obiettivo è di conservazione della Natura, della Fauna e del
territorio, purché ciò non sia il risultato della contraddizione con le
quotidiane esigenze dell’essere umano.
·
La metodologia applicata nella gestione dei Parchi
e delle Oasi di Protezione in nome di un’irresponsabile massima, quella
del tutto vietato e sempre, ha dato risultati fallimentari. Questi
territori si sono dimostrati dei veri “mangia soldi”, generando esiti
indecorosi, sia per l’Ambiente sia per la Fauna nel suo complesso. Vere
e proprie cattedrali nel deserto dell’insipienza. Riteniamo doveroso
rivedere e modificare le leggi che impongono queste non gestioni.
·
L’essere umano,
storicizzando il territorio naturale e costruito, si colloca da sempre
al centro dell’universo, così come le sue tradizioni; chi pensa di
proteggere l’Ambiente e la Fauna relegando l’essere umano al ruolo di
comparsa, ha sbagliato i conti con la Natura, quella vera
DIRITTO ALLA
SALUTE
· La
salute è un diritto fondamentale e inalienabile
dell'individuo, bene della persona e interesse della collettività.
· Il
modello di assistenza che ritiene la salute un diritto
ha generalmente prodotto sistemi meno costosi, più equi e più efficaci.
Un S.S.N. a carattere pubblico, aperto all’integrazione con il privato,
efficiente, equo ed uniforme nelle prestazioni è il sistema più idoneo
per la promozione e la tutela della salute dei cittadini.
· Valorizzare
la prevenzione è la strada da percorrere per garantire
il diritto alla salute; la cura e la riabilitazione servono per ridarla.
· Riorganizzare
e migliorare i Pronto Soccorsi italiani; le ambulanze
con medico a bordo; distribuzione omogenea sul territorio nazionale
degli operatori del soccorso.
· Differenziare
l’ospedale dalle aziende: la salute non può essere
garantita con progetti tesi ad avere un ricavo economico o sulla base di
listini dei costi prestabiliti.
· Riduzione
delle liste di attesa; responsabilizzare e coinvolgere
realmente i medici nel governo della sanità.
· Togliere
i premi assegnati ai medici che prescrivono meno farmaci
o esami, questo distrugge la scienza e coscienza del medico ed in
particolare le prevenzione.
· Diminuire
i costi e i tempi della burocrazia, esageratamente alti, esistenti nella
Sanità Pubblica italiana.
· Corsi
di aggiornamento per i medici di base; i costi sostenuti
deducibili dalle tasse.
· I
medici dei reparti ritornino a svolgere il loro lavoro
in equipe e non in camere (o numero dei letti) assegnate. Il confronto e
le diverse esperienze aiutano a formulare le diagnosi e le cure utili.
· La
salute deve essere un diritto per tutti e non solo per
chi può economicamente gestirsela.
CULTURA
· L’istruzione
è diritto/dovere primario di ogni cittadino; uno Stato moderno e democratico
si caratterizza dall’aspetto culturale e formativo dei propri cittadini
e cittadine.
·
L'università deve
garantire: trasmissione della cultura; insegnamento delle professioni;
ricerca scientifica e preparazione delle nuove persone della scienza.
·
Ricerca.
L’Unione Europea, nel
vertice di Lisbona del 2000, si è posta l’obiettivo strategico, da
raggiungere entro il 2010, di diventare l’economia fondata sulla
conoscenza più competitiva al mondo. Chiediamo una nuova ricerca
scientifica veramente autonoma e non più lottizzata dalla partitocrazia,
ma finanziata per merito con il criterio della valutazione nazionale ed
internazionale
·
Cultura e industria.
Controllare
che le industrie culturali, tendenti ad omogeneizzare una
cultura globale, nel cui ambito si attua il dominio di
nazioni economicamente potenti, non tendano ad eliminare le culture
minori e locali negando, alle nazioni più deboli, la possibilità di
preservare e promuovere le proprie tradizioni culturali, la propria
identità.
CACCIA
AMBIENTE
NEL
PALINSESTO POLITICO
·
Quali alleanze?
CACCIA AMBIENTE è
fedele alla sua autonomia. Un coniglio selvatico non può sposarsi con
una carpa!
· Votare
per CACCIA AMBIENTE equivale votare scheda bianca? ASSOLUTAMENTE NO! Asserire
tali affermazioni, sarebbe come negare la democrazia, poiché non si deve
dimenticare che in base alla Costituzione sono i partiti politici che
concorrono all’esercizio della democrazia.
· Quali
alleanze? Nel caso in cui questa fosse indispensabile, non si potrebbe
concludere che sulla base di un accordo di programma, condiviso e
rispettato da ambo le parti, senza perdere di vista per un solo momento
i valori e le nostre rivendicazioni fondamentali, e mai per bassi
interessi finanziari o di convenienza personale. Il nostro obiettivo
principe è di difendere delle idee e dei valori e non quello di
salvaguardare delle sedie o gli incarichi politici dei propri eletti;
anche questo ci differenzia dagli altri partiti o movimenti.
LE GERARCHIE
DI CACCIA AMBIENTE HA UNA SUA INFLUEZA?
· Certamente
si: ma il tutto è normato dallo
STATUTO (approvato dall’Assemblea Nazionale) e dal
Regolamento di Attuazione
(approvato dal Comitato Direttivo Nazionale).
AGLI ELETTORI
· Oggi
tutti assistiamo a una sorta di “crisi esistenziale” della democrazia.
Occorre “rilucidare il blasone” della politica, in un contesto dove la
componente dei politicanti di mestiere non abbia più il sopravvento
sugli elettori indecisi o inascoltati. Noi parleremo ai cittadini con
franchezza, usando il loro stesso linguaggio, anche se i tecnocrati del
nostro tempo definiscono “politicamente scorretto”.
·
La gente deve avvertire ed avere la certezza che saremo sempre al
loro fianco, anche dopo le elezioni, e che non useremo mai il doppio
linguaggio in uso nella politica. Quello che affermeremo loro in
periferia sarà quello che praticheremo nella nostra attività politica a
qualsiasi livello.
·
Noi vogliamo la politica vera, quella che vive ed opera sul campo,
ascoltando la gente, e non sotto la doratura dei palazzi o nei saloni
degli stati maggiori della partitocrazia. Oggi è tutto deciso “in alto”
da tecnocrati totalmente al di fuori delle realtà quotidiane vissute dai
cittadini. Noi vogliamo riportare la politica tra la gente e rispondere
alle loro esigenze.
INOLTRE:
a) Favorire l’entrata in politica di volti nuovi: uomini e donne.
b)
Riportare la politica tra la gente sempre e non solo nei periodi
elettorali.
c)
Ascoltare la gente e rispettare il loro mandato e non appropriarsi
di una delega in bianco
per fare gli affari propri
d)
Ridare fiducia a chi non si reca a votare o vota scheda bianca.
e)
Ridimensionare la burocrazia.
CACCIA AMBIENTE
UN PARTITO NATO SPONTANEAMENTE DALLA BASE PER SERVIRE LA GENTE.
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